L’UNIVERSO.

Richard Strauss (1864-1949): così parlò Zarathustra

LA NASCITA. All’inizio c’era lo zero: zero di materia, zero di energia, zero di tempo, zero di temperatura e di spazio, ma non il nulla, qualcosa c’era ma non fatto di ciò che oggi è l’Universo. Poi è successo qualcosa, non saprei dire cosa, ma è stato superato lo zero, ed è nato l’Universo, il cui contenuto è la quantità necessaria, non un granellino in più o in meno, per il superamento dello zero. L’Universo in origine era freddo non caldo.
L’Universo nel primo momento di vita era puntiforme: per nascere doveva passare come attraverso la cruna di un ago. Per fare questo non poteva essere materia ed antimateria ad un tempo, perché si annichiliscono e, in queste condizioni, non poteva assumere la dimensione necessaria per la sua nascita. Per potere nascere, decise di essere materia, non anche antimateria.

LA CRESCITA. Formatasi le particelle di materia, ci fu il Big Bang, che non è una esplosione, ma la generazione istantanea di spazio, dovuta alle interazioni tra le particelle, all’origine anche della radiazione di fondo e dell’aumento verticale della temperatura.

LA STRUTTURA. L’unità fondamentale dell’Universo è un movimento elementare che genera spazio, la sua unica dimensione. Tempo e temperatura sono misurazioni rispettivamente macro (il movimento della Terra intorno al Sole) e micro (il movimento delle molecole) dell’Universo, quindi, del movimento elementare di cui è composto. Il tempo si modifica perchè si modifica il movimento elementare. Se la temperatura misura lo stesso oggetto che misura il tempo, quando si modifica il tempo si modifica anche la temperatura. L’onda gravitazionale che rallenta il tempo, diminuisce anche la temperatura: paradossalmente raffredda l’Universo, nonostante l’enorme quantità di energia che l’ha generata. Pertanto non parlerei di dimensione spazio-tempo, ma di spazio-movimento, meglio ancora di movimento-spazio.
La materia, la cui formazione era necessaria per la nascita dell’Universo, non più necessaria, ha incominciato a disgregarsi, generando altro spazio in un circolo vizioso ora in accelerazione, aumentando l’entropia.

LE FORZE. Il movimento elementare, ovvero la struttura dell’Universo, interagisce con la materia, modificando lo spazio. Il flusso del movimento elementare da e verso la materia genera tutte le forze.
Il flusso verso il pianeta genera la forza di gravità, causando la curvatura della traiettoria della luce e il redshift.
Il flusso verso le particelle elementari genera la forza nucleare forte e debole.
La direzione prevalente del flusso determina la carica elettrica. Lo spostamento delle particelle elettriche genera la forza elettromagnetica.

LA FINE. L’Universo non crescerà all’infinito. Una volta disgregata tutta la materia nella struttura elementare, l’espansione si fermerà. L’espansione dell’Universo è il suo modo di invecchiare, come per noi avere i capelli bianchi. Finita l’espansione, l’Universo, per come lo conosciamo, è morto.